Materie prime: aumenti dei prezzi e scarsità
Aumenti di costi e difficoltà nel reperimento delle materie prime
Si è registrato un forte incremento dei prezzi dei pannelli che sta mettendo in crisi il settore dell’arredamento. Ciò è dovuto all’incremento del prezzo del gas, oltre che a quello dell’elettricità. Infatti, questo è coinvolto nel processo per la realizzazione dell’urea tecnica (impiegata per la realizzazione di colla e resine), un componente basilare per la realizzazione dei pannelli in nobilitato. Il costo dell’urea ha visto un incremento del 260% in un anno.
Ecco le dichiarazioni fatte dalle imprese di produzione di materie prime, riportate su Il Sole 24 ore:
Produzione carente
Alessandro Saviola, presidente dell’omonimo gruppo produttore di pannelli, ma proprietario anche di Sadepan, che produce collanti a partire proprio dall’urea: "Abbiamo dovuto interrompere per qualche giorno la produzione di collanti e di conseguenza anche quella delle presse per la nobilitazione dei pannelli con carta melaminica".
Il costo dei pannelli
Maria Porro, presidente di Assarredo dichiara: “Il costo dei pannelli ha registrato negli ultimi 12 mesi sei aumenti di listino, fino al raddoppio per i pannelli truciolari e a un +80% per quelli in Mdf (i modelli più tecnologici). I rincari stanno arrivando a valle della filiera e la preoccupazione si diffonde anche tra i produttori di mobili, già alle prese con gli aumenti di tutte le materie prime. I pannelli costituiscono infatti la base per molte produzioni.”
Rivalutazione
Il presidente di Assolegno, Angelo Luigi Marchetti, si è esposto sulla vicenda dichiarando che: “Affrontare in maniera costruttiva e propositiva il caro prezzi è il nostro obiettivo. Per mitigare l’instabilità di mercato, la ricetta che può sembrare la più banale e la più a portata di mano, sta proprio nella valorizzazione del bosco nazionale. Non dimentichiamoci che i boschi italiani, oltre a rappresentare il serbatoio naturale di fissazione dell’anidride carbonica e a contenere gli effetti negativi del cambiamento climatico, rappresentano anche un importante driver di sviluppo socio-economico delle aree marginali, rurali e di montagna del nostro Paese (...)
Dovremmo quindi gestire e valorizzare le risorse domestiche, a vantaggio delle aziende e del territorio, in maniera tale da non essere dipendenti dalle fluttuazioni del mercato estero. I nostri prodotti sono di fattura italiana e di alta qualità e sostengono il mercato interno. La soluzione potrebbe dunque essere quella di un trattamento del legno più sostenibile e che favorisca l'auto produzione.
Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/pannelli-legno-carenza-urea-mette-rischio-l-attivita-produttiva-AEfhP7s
Ecco le dichiarazioni fatte dalle imprese di produzione di materie prime, riportate su Il Sole 24 ore:
Produzione carente
Alessandro Saviola, presidente dell’omonimo gruppo produttore di pannelli, ma proprietario anche di Sadepan, che produce collanti a partire proprio dall’urea: "Abbiamo dovuto interrompere per qualche giorno la produzione di collanti e di conseguenza anche quella delle presse per la nobilitazione dei pannelli con carta melaminica".
Il costo dei pannelli
Maria Porro, presidente di Assarredo dichiara: “Il costo dei pannelli ha registrato negli ultimi 12 mesi sei aumenti di listino, fino al raddoppio per i pannelli truciolari e a un +80% per quelli in Mdf (i modelli più tecnologici). I rincari stanno arrivando a valle della filiera e la preoccupazione si diffonde anche tra i produttori di mobili, già alle prese con gli aumenti di tutte le materie prime. I pannelli costituiscono infatti la base per molte produzioni.”
Rivalutazione
Il presidente di Assolegno, Angelo Luigi Marchetti, si è esposto sulla vicenda dichiarando che: “Affrontare in maniera costruttiva e propositiva il caro prezzi è il nostro obiettivo. Per mitigare l’instabilità di mercato, la ricetta che può sembrare la più banale e la più a portata di mano, sta proprio nella valorizzazione del bosco nazionale. Non dimentichiamoci che i boschi italiani, oltre a rappresentare il serbatoio naturale di fissazione dell’anidride carbonica e a contenere gli effetti negativi del cambiamento climatico, rappresentano anche un importante driver di sviluppo socio-economico delle aree marginali, rurali e di montagna del nostro Paese (...)
Dovremmo quindi gestire e valorizzare le risorse domestiche, a vantaggio delle aziende e del territorio, in maniera tale da non essere dipendenti dalle fluttuazioni del mercato estero. I nostri prodotti sono di fattura italiana e di alta qualità e sostengono il mercato interno. La soluzione potrebbe dunque essere quella di un trattamento del legno più sostenibile e che favorisca l'auto produzione.
Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/pannelli-legno-carenza-urea-mette-rischio-l-attivita-produttiva-AEfhP7s